Storia – Abrigo Fratelli

LA NOSTRA STORIA

Dal 1935- Un'azienda a conduzione familiare

La storia della famiglia Abrigo parte dal 1935, anno in cui Ernesto Abrigo (nonno dell’attuale proprietario) arrivò da Treiso e si insediò a Diano d’Alba nella borgata Berfi, attuale sede dell’azienda. La realtà delle Langhe di allora era povera, si viveva di viticoltura ma anche di campi di grano e di allevamento. Dopo la guerra si capì che tutti i terreni di Langa erano vocati per la produzione di grandissimi vini. Arrivarono così gli anni ’70, in cui Ernesto frequentò la Scuola Enologica di Alba, diplomandosi nel 1976. Mettendo a frutto i propri studi, negli anni successivi avviò la produzione delle prime bottiglie con il marchio “Abrigo Fratelli”. La famiglia puntò su un vitigno popolare e molto amato dai piemontesi: il Dolcetto, che sulle colline di Diano dà risultati sorprendenti. Negli anni la produzione si ampliò, e al Dolcetto furono affiancati Barbera, Chardonnay, Nebbiolo, Arneis e Favorita.

Con l’avvento del nuovo millennio, iniziò un lungo periodo di sperimentazioni volte alla produzione del primo Alta Langa DOCG Metodo Classico. Il 2013 fu un’annata importante per l’Azienda, perché, oltre ad esso, fu vinificato per la prima volta il più conosciuto vino piemontese: il Barolo DOCG, vendemmiato nel cru Ravera. Oggi l’Azienda è in continua espansione e la produzione annua è di circa 50’000 bottiglie. La conduzione rimane ancora oggi familiare: ad Ernesto si affiancano il figlio Walter ed il cognato Emanuele Antona. Negli ultimi anni l’Azienda ha visto un profondo rinnovamento necessario per unire la tradizione all’innovazione dei tempi moderni, con nuove tecniche di vinificazione affiancate ad un packaging più accattivante: la bottiglia Albeisa, che completa l’idea di tipicità, e il nuovo marchio, che riassume al meglio questo cambiamento. L’azienda propone alcune novità nel 2024: la sperimentazione del grappolo intero sul Diano d’Alba DOCG 2023 e l’uscita dell’Alta Langa DOCG Sivà versione Riserva 60 mesi. L’azienda affronta anche molti investimenti nella sostenibilità come la certificazione di viticoltura sostenibile SQNPI dal 2023 unita all’installazione di un impianto fotovoltaico sulla cantina.

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